Festività

2 Giugno 1946: 75 anni di Libertà

Il Referendum Istituzionale del 2 giugno 1946 e la contestuale elezione dei membri della Costituente significarono una tappa cruciale per la storia italiana. Fu una domenica di
festa, nonostante il tessuto sociale, politico e culturale italiano fosse attraversato da forti
tensioni, divisioni, urgenti questioni politiche ed economiche.

Le urne premiarono la Repubblica con uno scarto di circa 2 milioni di voti, ma la monarchia riuscì a dimostrare il suo radicamento nel tessuto sociale italiano, soprattutto in alcune aree del Sud. Dopo un lungo inverno politico le italiane e gli italiani si ritrovarono nei seggi elettorali; le donne, a livello di elezioni politiche, per la prima volta a suffragio universale.

L’affluenza fu dell’89%, un dato importante, una carica psicologica tale da far sognare un’Italia eguale e democratica. Non si trattava di cambiare solo la forma, ma la sostanza di uno Stato, desideroso di voltare pagina e incamminarsi lungo la strada della democrazia, spesso tortuosa, vacillante e chiassosa, ma degna di essere percorsa. Un cammino di libertà che non è terminato, che passa dalle aule scolastiche ai diversi luoghi di lavoro, dal Parlamento alla piazza, che si confronta con gli italiani di ieri, dialoga con quelli di oggi, ma pensa soprattutto al loro domani.

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