
L’Istituto per la storia del Risorgimento Italiano – Comitato Provinciale di Cosenza augura un buon inizio di anno scolastico, con la speranza che per tutte e tutti possa ritornare ad essere il più normale possibile.
Istituto per la storia del Risorgimento Italiano Comitato Provinciale di Cosenza
Il Comitato Provinciale di Cosenza fa parte dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
L’Istituto per la storia del Risorgimento Italiano – Comitato Provinciale di Cosenza augura un buon inizio di anno scolastico, con la speranza che per tutte e tutti possa ritornare ad essere il più normale possibile.
Nel centenario della traslazione della salma del milite ignoto, la sezione dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia di Cosenza organizza nella sala del consiglio comunale di Rende, in Piazza Matteotti, una serata di storia, di canzoni e di poesia con tanti ospiti.
Iniziativa che si terrà lunedì 20 Settembre 2021 alle ore 18:00
Di storia ne parlerà Giuseppe Ferraro che presenterà il libro “Resistere”, di canzoni Morena Sanchez e di poesia Franchino u’funtanaru.
Coordineranno la serata il 1° Cap. Dario Ottolenghi e il Ten.Med.Dott. Franco Ziccarelli della sezione UNUCI di Cosenza.
Il 12 Agosto alle ore 19:30 nello splendido scenario del Golfo di Nocera Terinese si terrà la presentazione del volume “Le donne nella storia della Calabria”.
Il programma prevederà i saluti di Dora Anna Rocca, Presidente AIParC Lamezia; Nella Matta, Responsabile commissione cultura AIparC Cosenza; Anna Placa, Coordinatrice AIparC Sicilia.
Relazionerà Giuseppe Ferraro, Responsabile Comunicazione AIparC Cosenza, cultore di Storia contemporanea presso l’Università del Salento.
A seguire ci saranno le testimonianze di Anna Blefari Melazzi, già ambasciatore italiano di Washington, Romania, OMS, Polonia e di Angelica Artemisia Pedatella, regista, attrice, sceneggiatrice con proiezioni private dei cortometraggi di Compagnia delle donne.
In occasione de “Gli incontri Silani…percorsi culturali…”, il 23 Agosto sarà presentato il volume “Vincenzo Padula e I Briganti” del presidente del nostro Istituto Giuseppe Ferraro, edito da Rubbettino. Vi aspettiamo!
È fresco di stampa il nuovo libro di Giuseppe Ferraro edito dalla Rubbettino per i tipi Università: “Padula e i briganti. Storiografia e discorso pubblico.
In questa nuova monografia l’autore analizza la questione del brigantaggio postunitario sia a livello storiografico che di discorso pubblico attuale, focalizzando l’attenzione soprattutto sugli studi e le opere di Vincenzo Padula come quelli apparsi su «Il Bruzio» tra il 1864 e il 1865. Il tema del brigantaggio, sottolinea Ferraro nel volume, negli ultimi anni è al centro di un dibattito pubblico spesso polarizzato su posizioni contrastanti, ma non sempre suffragato dall’indagine storico-critica. Attraverso gli scritti di Padula si è approfondita una pagina cruciale di un fenomeno complesso e radicato sia nella storia dell’Italia meridionale che nel discorso pubblico attuale. Nei suoi scritti Padula approfondì la complessità del fenomeno, le sue radici di lungo periodo e le diverse energie che si fronteggiarono al suo interno. Infatti all’interno del volume gli scritti di Padula sono contestualizzati all’interno del panorama degli studi e delle narrazioni del fenomeno tra Ottocento e Novecento, ma anche del discorso pubblico attuale. I temi e gli interrogativi posti da Padula portano ancora oggi a confrontarci con la storia dell’Ottocento e del brigantaggio meridionale con uno sguardo non solo territoriale.
L’autore originario di Longobucco, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia contemporanea professore di Filosofia e storia, collabora con l’Università della Calabria e l’Università per stranieri di Reggio Calabria e del Salento dove è anche cultor della materia; è membro del comitato scientifico dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea. È deputato di Storia patria per la Calabria, fa parte della redazione della rivista «Giornale di Storia contemporanea» e il «Rassegna storica del Risorgimento»; dal 2018 anche del Centro studi “Paolo Prodi” per la Storia costituzionale (Università di Bologna). Le sue ricerche hanno ricevuto importanti riconoscimenti tra i quali: “Spadolini-Nuova Antologia” a Firenze, “P.P. D’Attorre” a Ravenna, “Troccoli Magna Graecia” e “Amaro Silano” in Calabria.
La sua monografia Il prefetto e i briganti (Le Monnier-Mondadori) ha ricevuto anche la menzione speciale al premio “Sele d’oro” ed è stata tra le cinque finaliste nazionali dell’Opera prima SISSCO nel 2017. Ha pubblicato lavori sulla questione unitaria italiana, il brigantaggio, classi dirigenti liberali, la Prima guerra mondiale, il fascismo, le guerre coloniali, gli internati militari (IMI) e la Resistenza; collabora con il Dizionario biografico degli italiani della Treccani e con l’enciclopedia internazionale 1914-1918-online. International Encyclopedia of the Firt World War, su percorsi didattici e questioni relative alla formazione docenti durante la fase del TFA. Attualmente è presidente dell’Istituto per la storia del Risorgimento Itaaliano-Comitato Provinciale di Cosenza. La sua attività riguarda anche la Didattica della storia, l’Educazione civica e la formazione docenti.
Tratto da ionionotizie
È stata presentata, presso il Polo Liceale dell’area urbana di Rossano, la prima tappa del Museo didattico del Tricolore. Si tratta del pannello con alcuni dei tricolori che andranno ad arricchire gli spazi della scuola, una sorta di indice che farà da introduzione al futuro museo. Ogni pannello infatti ospiterà un tricolore realizzato dai vari gruppi classe coinvolti e sarà accompagnato da una didascalia storica e da un simbolo che richiami il contesto storico coevo.
Il progetto ha visto all’opera, in questa prima fase, le classi del biennio del Liceo Artistico con la collaborazione della classe V B. Gli alunni sono stati guidati magistralmente dai docenti Emanuele De Stefano, Eleonora Giannetti, Giuseppe Agostino, Daniela Caruso e Beatrice Sculco.
Piena soddisfazione, per questo ampliamento dell’offerta formativa e didattica del proprio Istituto, ha espresso il dirigente scolastico Antonio Pistoia, sottolineando l’importanza della conoscenza della storia della bandiera, soprattutto con linguaggi e modelli innovativi capaci di favorire nelle aule scolastiche una cittadinanza attiva.
Il progetto proseguirà nei prossimi anni anche con la collaborazione degli altri indirizzi del Polo. Un progetto che dovrà dialogare e fare rete non solo all’interno della scuola, ma anche fuori dalla stessa con enti e istituti culturali e di ricerca. Infatti il Museo Didattico del Tricolore nasce sotto il patrocinio dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, come si evince dalla lettera inviata dal suo direttore Prof. Carmine Pinto, con la collaborazione dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea.
Anche Giuseppe Ferraro, presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano – Comitato provinciale di Cosenza, ha espresso soddisfazione per questo primo risultato, ringraziando il Polo Liceale per aver accolto con entusiasmo la proposta progettuale.
Un Museo Didattico del Tricolore in Calabria significa rendere la scuola laboratorio di una cittadinanza attiva e la bravura dei vari gruppi classe permetterà di percorrere un viaggio tra le tante pieghe e sfaccettature dell’identità italiana, frutto di incontri, contaminazioni esterne e interne. La storia della nostra bandiera testimonia, ha aggiunto Ferraro, che bisogna essere cittadini del mondo, senza pregiudizi e chiusure, ogni identità si co-costruisce insieme agli altri.
Il Referendum Istituzionale del 2 giugno 1946 e la contestuale elezione dei membri della Costituente significarono una tappa cruciale per la storia italiana. Fu una domenica di
festa, nonostante il tessuto sociale, politico e culturale italiano fosse attraversato da forti
tensioni, divisioni, urgenti questioni politiche ed economiche.
Le urne premiarono la Repubblica con uno scarto di circa 2 milioni di voti, ma la monarchia riuscì a dimostrare il suo radicamento nel tessuto sociale italiano, soprattutto in alcune aree del Sud. Dopo un lungo inverno politico le italiane e gli italiani si ritrovarono nei seggi elettorali; le donne, a livello di elezioni politiche, per la prima volta a suffragio universale.
L’affluenza fu dell’89%, un dato importante, una carica psicologica tale da far sognare un’Italia eguale e democratica. Non si trattava di cambiare solo la forma, ma la sostanza di uno Stato, desideroso di voltare pagina e incamminarsi lungo la strada della democrazia, spesso tortuosa, vacillante e chiassosa, ma degna di essere percorsa. Un cammino di libertà che non è terminato, che passa dalle aule scolastiche ai diversi luoghi di lavoro, dal Parlamento alla piazza, che si confronta con gli italiani di ieri, dialoga con quelli di oggi, ma pensa soprattutto al loro domani.
In occasione della Festa della Repubblica il nostro Istituto insieme al Circolo Culturale rossanese e all’Istituto per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea organizza il seguente Convegno:
L’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato Provinciale di Cosenza augura a Tutte e Tutti una buona e serena Pasqua!
Il seminario è il risultato dello stretto dialogo tra ricerca e pratica didattica. Gli interventi prenderanno in esame diversi aspetti della didattica dalla storia in una dimensione però di dialogo multidisciplinare, proponendo l’uso di risorse didattiche connesse al digitale, alla Public History, all’educazione alla cittadinanza, al rapporto uomo natura soprattutto in relazione ai virus. All’interno del seminario saranno indagate anche questioni teoriche e metodologiche per una didattica che possa rendere gli studenti protagonisti attivi della costruzione di narrative sensate e consapevoli sul passato, sul presente e sul futuro, aiutarli a formare identità individuali e collettive all’interno della società in cui vivono, accompagnare il processo di costruzione della cittadinanza e di comprensione della condizione umana.
Obiettivi
Il seminario si propone di aiutare i docenti nel progettare e realizzare una didattica significativa e innovativa che sviluppi conoscenze e competenze trasversali per progettare attività didattiche multidisciplinari;
acquisire conoscenze e nuove metodologie di insegnamento;
Competenze
Conoscenza delle potenzialità di insegnamento e apprendimento della Didattica della storia in una prospettiva multidisciplinare dove valorizzare l’insegnamento dell’educazione civica, anche mediante l’utilizzo di risorse digitali e la Public History. Comunicare contenuti in modo efficace e critico. Costruire dei percorsi didattici e tematici che rispondano alle sfide della modernità, offrendo un’opportunità di formazione in cui, una base di conoscenza scientificamente aggiornata e completa, si accompagni a una forte tensione interdisciplinare orientata, in particolare, a indagare e comprendere la complessità dei fenomeni emergenti come l’emigrazione, l’inclusione, le dimensioni sovrannazionali, la trasformazione dei processi comunicativi, la partecipazione alla sfera pubblica.