Festività

2 Giugno 1946: 75 anni di Libertà

Il Referendum Istituzionale del 2 giugno 1946 e la contestuale elezione dei membri della Costituente significarono una tappa cruciale per la storia italiana. Fu una domenica di
festa, nonostante il tessuto sociale, politico e culturale italiano fosse attraversato da forti
tensioni, divisioni, urgenti questioni politiche ed economiche.

Le urne premiarono la Repubblica con uno scarto di circa 2 milioni di voti, ma la monarchia riuscì a dimostrare il suo radicamento nel tessuto sociale italiano, soprattutto in alcune aree del Sud. Dopo un lungo inverno politico le italiane e gli italiani si ritrovarono nei seggi elettorali; le donne, a livello di elezioni politiche, per la prima volta a suffragio universale.

L’affluenza fu dell’89%, un dato importante, una carica psicologica tale da far sognare un’Italia eguale e democratica. Non si trattava di cambiare solo la forma, ma la sostanza di uno Stato, desideroso di voltare pagina e incamminarsi lungo la strada della democrazia, spesso tortuosa, vacillante e chiassosa, ma degna di essere percorsa. Un cammino di libertà che non è terminato, che passa dalle aule scolastiche ai diversi luoghi di lavoro, dal Parlamento alla piazza, che si confronta con gli italiani di ieri, dialoga con quelli di oggi, ma pensa soprattutto al loro domani.

Appuntamenti e Rassegne

Il Polo Liceale area urbana Rossano organizza “Pensare storicamente”

Il seminario è il risultato dello stretto dialogo tra ricerca e pratica didattica. Gli interventi prenderanno in esame diversi aspetti della didattica dalla storia in una dimensione però di dialogo multidisciplinare, proponendo l’uso di risorse didattiche connesse al digitale, alla Public History, all’educazione alla cittadinanza, al rapporto uomo natura soprattutto in relazione ai virus. All’interno del seminario saranno indagate anche questioni teoriche e metodologiche per una didattica che possa rendere gli studenti protagonisti attivi della costruzione di narrative sensate e consapevoli sul passato, sul presente e sul futuro, aiutarli a formare identità individuali e collettive all’interno della società in cui vivono, accompagnare il processo di costruzione della cittadinanza e di comprensione della condizione umana.

Obiettivi
Il seminario si propone di aiutare i docenti nel progettare e realizzare una didattica significativa e innovativa che sviluppi conoscenze e competenze trasversali per progettare attività didattiche multidisciplinari;
acquisire conoscenze e nuove metodologie di insegnamento;  

Competenze
Conoscenza delle potenzialità di insegnamento e apprendimento della Didattica della storia in una prospettiva multidisciplinare dove valorizzare l’insegnamento dell’educazione civica, anche mediante l’utilizzo di risorse digitali e la Public History. Comunicare contenuti in modo efficace e critico. Costruire dei percorsi didattici e tematici che rispondano alle sfide della modernità, offrendo un’opportunità di formazione in cui, una base di conoscenza scientificamente aggiornata e completa, si accompagni a una forte tensione interdisciplinare orientata, in particolare, a indagare e comprendere la complessità dei fenomeni emergenti come l’emigrazione, l’inclusione, le dimensioni sovrannazionali, la trasformazione dei processi comunicativi, la partecipazione alla sfera pubblica. 

Festività

17 Marzo 1861 – 17 Marzo 2021: 160 anni dall’Unificazione dell’Italia

Ricorre oggi 17 Marzo, l’anniversario dell’Unificazione Italiana, il 160esimo. Lo celebriamo con le parole del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

«L’Italia, colpita duramente dall’emergenza sanitaria, ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia, di unità e di coesione. Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia ci siamo ritrovati più vicini e consapevoli di appartenere a una comunità capace di risollevarsi dalle avversità e di rinnovarsi.
Il coronamento del sogno risorgimentale ha suggellato l’identità di Nazione, che trae origine dalla nostra storia più antica e dalla nostra cultura. Le generazioni che ci hanno preceduto, superando insieme i momenti più difficili, ci hanno donato un Paese libero, prospero e unito. Rivolgo un deferente pensiero e l’omaggio di tutto il popolo italiano ai cittadini che hanno contribuito a costruire il nostro Paese. La Repubblica, per scelta degli italiani, è la massima espressione dell’Unità nazionale e l’Inno e la Bandiera sono i simboli più cari e riconosciuti della nostra Patria. La celebrazione odierna – continua Mattarella – ci esorta nuovamente a un impegno comune e condiviso, nel quadro del progetto europeo, per edificare un Paese più unito e solido, condizione necessaria per una rinnovata prosperità e uno sviluppo equo e sostenibile».

Fonte: vedi qui

Appuntamenti e Rassegne

Il Laboratorio dello storico: Geostoria e Neogeografia, dalla teoria alla prassi

Si svolgerà venerdì 12 marzo alle 17:45 su Google Meet un seminario didattico dal titolo “Geostoria e Neogeografia: dalla teoria alla prassi”, nel contesto del Polo Liceale di Rossano diretto dal Prof. Antonio Pistoia, promosso l’Istituto calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, in collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Comitato Provinciale di Cosenza. Il seminario sarà tenuto dal Dr. Francesco De Pascale del Dipartimento di Culture e Società dell’Università di Palermo e responsabile dell’area “Rischio climatico” della Società Italiana di Geologia Ambientale, sezione Calabria. Introdurrà i lavori il prof. Giuseppe Ferraro, coordinatore commissione didattica ICSAIC e presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. L’intero seminario è stato curato dalle classi III e V A del liceo classico “San Nilo”: si tratta di una delle tappe del “Laboratorio dello storico”.                             

“Non si può fare ricerca storica senza disporre e classificare gli eventi storici nello spazio e senza considerare il senso dei luoghi, la distanza relativa e la percezione di personaggi e siti della memoria – afferma il Dr. Francesco De Pascale. E non si può fare ricerca geografica senza una narrazione dei fatti nella loro evoluzione temporale.  Già Il geografo francese Élisée Reclus (1830-1905) sintetizzò ciò – prosegue De Pascale – affermando che la Geografia non è altro che la Storia nello Spazio, come la Storia è la Geografia nel tempo, mostrando le strette connessioni tra queste due discipline”. Grazie alle tecnologie neogeografiche come Google Maps è possibile, inoltre, fare geostoria “dal basso” attraverso la raccolta di documentazione storica, immagini e video utili a costruire un approccio partecipativo geostorico di tipo bottom-up, coinvolgendo studiosi, docenti e alunni.

Attività di questo respiro, ha sottolineato Giuseppe Ferraro, “favoriscono il dialogo tra didattica e ricerca, conoscenze e competenze, spirito di imprenditorialità e studio della storia, attività laboratoriali e multidisciplinari. L’utilizzo di Google Maps a fini didattici da una parte valorizza le competenze informatiche dei gruppi classe interessati, dall’altra apre la strada a nuove possibilità in relazione allo studio della storia, ma anche della conoscenza della geografia nelle scuole, disciplina a cui non sempre viene dedicata l’attenzione che meriterebbe”.

Rassegna Stampa

Giornata della Memoria 2021: le attività del nostro Istituto

Il nostro Istituto ha promosso e collaborato ad una serie di iniziative per la Giornata della Memoria, tutte patrocinate e curate dall’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea. Alle iniziative ha partecipato come responsabile della commissione didattica Icsaic il nostro presidente Giuseppe Ferraro.

La prima si è svolta il 26 gennaio, organizzata dalle classi IV A e IV B dell’Itas Itc di Rossano curata dalla Prof.ssa Irene Collia.

l 27 si è tenuta un’altra iniziativa organizzata dall’Istituto d’Istruzione Superiore di Cariati (Liceo Scientifico – IPSCT – IPSIA – ITI) a cura della Prof.ssa Michela Boccuti, docente di Storia e Filosofia. All’iniziativa è intervenuta anche la Dirigente scoolastica Prof.ssa Giulia Aiello.

Lo stesso giorno, il Polo Tecnico-Scientifico “Brutium” di Cosenza ha promosso una sua iniziativa curata dalla Dirigente scolastica Prof.ssa Rosita Paradiso e dal Prof. Salvatore Iazzolino.

Alle ore 19:30, si è svolta l’iniziativa a cura del “Rotaract Corigliano-Rossano Sybaris” e “Interact Francesco Farina”

I Licei di Luzzi hanno invece  svolto la loro iniziativa  il 27 e il 29 gennaio, curata dalla Prof.ssa Tiziana Foti, con l’intervento della Dirigente scolastica Dott.ssa Adele Zinno.

Il  giorno 28 gennaio si è svolta l’iniziativa dell”Istituto d’Istruzione Superiore “Pizzini-Pisani” di Paola, a cura della Prof.ssa Provenzano e con l’intervento della Dirigente scolastica Dott.ssa Miriam Curti. 

Il 3 Febbraio 2021 l’iniziativa dell’Istituto Comprensivo “B.Bennardo”
Cropalati – Caloveto – Paludi a cura del Prof. Federico Gallo con i saluti del Dirigente Scolastico Dott.ssa Cinzia D’Amico.

La Giornata della Memoria è una tappa fondamentale della riflessione storica e civile di ogni cittadino, facendo nostre le parole di Primo Levi: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre».

Rassegna Stampa

Carmine Pinto è il nuovo Direttore dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano

Il Comitato provinciale di Cosenza apprende con viva soddisfazione la nomina da parte del Ministero dei beni culturali del Prof. Carmine Pinto a direttore nazionale dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Il nostro Comitato ha potuto sperimentare più volte nella sua attività lo spessore scientifico e umano del professor Pinto, insieme alle sue capacità comunicative, di stimolo e interazione tra i giovani e la società civile.
Per la biografia del nuovo direttore clicca qui.

Comunicati Stampa

Bilancio di fine anno, 2020: Un anno per ripartire

Anche il 2020, nonostante la pandemia mondiale e tutto ciò che ne è derivato, è stato un anno molto ricco di attività per l’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano – Comitato Provinciale di Cosenza. Abbiamo cercato attraverso le nostre attività, di valorizzare la dimensione civile e morale della storia, il suo educare alla problematicità e alla diversità dei punti di vista e delle sue interpretazioni.

Tante sono state le attività rese disponibili su vari social, come Instagram, Facebook e su varie piattaforme (zoom, meet, teams ed il modernissimo Kahoot). La commissione e i corrispondenti didattici hanno pensato quiz interattivi su varie discipline, podcast e video-interviste, per apprendere giocando e soprattutto per mantenere viva la comunità scolastica in un momento di particolare emergenza.

I nostri corrispondenti territoriali si sono impegnati in videoclip per far conoscere la storia della Calabria, le sue risorse e potenzialità turistiche. Abbiamo anche promosso ricerche in ambito territoriale e nazionale, attività di studio e soprattutto presentazioni di libri, grazie anche al supporto del nostro comitato scientifico. Nel 2020, ad esempio, il nostro Istituto ha attivato una proficua collaborazione di ricerca scientifica con la Fondazione Pomara Scibetta (Arte-Bellezza-Cultura) per valorizzare il nostro territorio in una prospettiva globale.

Tutti i nostri progetti hanno mirato a valorizzare il canale della comunicazione e della divulgazione, ma alla loro base abbiamo sempre posto la ricerca scientifica. Per questo ci siamo sempre interfacciati con studiosi, Università, Istituti di ricerca e promozione culturale.

A questo link potete vedere un video a cura di Beatrice Salatino e Quintino Berardi come sintesi delle attività svolte dal nostro istituto durante questo anno.

Buona Lettura, pillole di storia

La Breccia di Porta Pia. 20 settembre 1870 – 20 settembre 2020

Con la Breccia di Porta Pia si decretò la fine dello Stato pontificio. Il 3 febbraio 1871 Roma diventava capitale del Regno d’Italia.

Inoltre, al seguente link, segnaliamo come Buona Lettura un libro di Hubert Heyriès.

https://www.mulino.it/isbn/9788815290380

Appuntamenti e Rassegne, Buona Lettura

“Il Gazzettino di Wonbaraccopoli e L’Attesa”

È stato pubblicato da pochi giorni il nuovo volume di Giuseppe Ferraro sui giornali di prigionia durante la Prima guerra mondiale, “Il Gazzettino di Wonbarracopoli e l’Attesa”. Due esperienze giornalistiche nei campi di prigionia della Grande Guerra per i tipi della Pubblisfera che per l’occasione ha curato anche un’edizione pregiata.

Il volume è stato patrocinato dal comune di San Giovanni in Fiore con la collaborazione dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (ICSAIC). La sua prima presentazione (patrocinata dall’ Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, dalla Deputazione di Storia patria per la Calabria e dall’Istituto per la storia del Risorgimento italiano-Comitato provinciale di Cosenza) si terrà sabato 12 settembre a San Giovanni in Fiore nei magazzini badiali con gli interventi di Gianfranco Nicoletti (Magnifico Rettore dell’Università “Vanvitelli” di Caserta), del prof. Giuseppe Barberio, del sindaco Giuseppe Belcastro e dell’assessore alla cultura Milena Lopez.

Secondo alcune stime i prigionieri italiani rinchiusi nei campi dell’impero austro-ungarico e della Germania furono circa 600.000, 100.000 morirono per malattie e stenti. La nuova ricerca di Ferraro (che riprende quella portata avanti con l’ICSAIC in occasione dei 100 anni della decimazione della Brigata Catanzaro) presenta dall’interno il mondo e la vita dei prigionieri. Si tratta di un lavoro originale e soprattutto innovativo per l’utilizzo a livello storiografico e di ricerca storica di fonti nuove per lo studio della prigionia durante il primo conflitto mondiale come i giornali composti dagli stessi prigionieri italiani, in questo caso nei territori austro-ungarici. Anche in questo volume l’autore riesce a coniugare il rigore della ricerca scientifica, con un linguaggio chiaro, esplicativo, funzionale anche alla progettazione didattica. Questi giornali avevano l’obiettivo di sostenere psicologicamente e materialmente i prigionieri. Potevano essere compilati a mano, disegnati o poligrafati. Per certe loro caratteristiche, potevano essere inquadrati nella produzione dei periodici nati dal clima di guerra. Nonostante queste esperienze giornalistiche, avevano avuto origine in un contesto di evidente negazione-privazione-limitazione della libertà, risultavano però più dialettiche e aperte al confronto, rispetto alle esperienze giornalistiche nate nelle trincee e nel fronte interno.

L’autore è nato Longobucco, professore di Filosofia e storia, dottore di ricerca presso l’Università degli studi della Repubblica di San Marino, collabora con l’Università della Calabria e l’Università per stranieri di Reggio Calabria; è membro del comitato scientifico dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, dove è anche responsabile della sezione scuola e didattica. È deputato di Storia patria per la Calabria, fa parte della redazione della rivista «Giornale di Storia contemporanea» e il «Pensiero storico»; dal 2018 anche del Centro studi “Paolo Prodi” per la Storia costituzionale (Università di Bologna). Dal 2019 è membro della commissione nazionale scuola e didattica della Società italiana per lo studio della storia contemporanea. Le sue ricerche hanno ricevuto importanti riconoscimenti tra i quali: “Spadolini-Nuova Antologia” a Firenze, “P.P. D’Attorre” a Ravenna, “Troccoli Magna Graecia” e “Amaro Silano” in Calabria.

La sua recente monografia Il prefetto e i briganti (Le Monnier-Mondadori) ha ricevuto anche la menzione speciale al premio “Sele d’oro” ed è stata tra le cinque finaliste nazionali dell’Opera prima SISSCO nel 2017. Ha pubblicato lavori sulla questione unitaria italiana, il brigantaggio, classi dirigenti liberali, la Prima guerra mondiale, il fascismo, le guerre coloniali, gli internati militari (IMI) e la Resistenza; collabora con il Dizionario biografico degli italiani della Treccani e con l’enciclopedia internazionale 1914-1918-online. International Encyclopedia of the Firt World War, su percorsi didattici e questioni relative alla formazione docenti durante la fase del TFA. Attualmente è presidente dell’Istituto per la storia del Risorgimento Itaaliano-Comitato Provinciale di Cosenza.

Augurandovi una buona lettura, troverete ulteriori indicazioni sulla locandina.

Appuntamenti e Rassegne

Commemorazione dei 75 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Si è svolta nella serata di ieri la Commemorazione dei 75 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale organizzata dall’Associazione culturale “In dulcedine societatis”, il Comune di Rende, con il patrocinio della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza. Ad aprire i lavori l’ingresso trionfale della Fanfara del 1′ Reggimento Bersaglieri con il saluto alla bandiera. Dopo i saluti del Dott. Franco Bozzo e del sindaco di Rende Marcello Manna, il nostro presidente, Giuseppe Ferraro, ha tenuto la sua relazione sul tema. Alla serata hanno partecipato le massime autorità civili , religiose e militari, ed è stata presentata dalla professoressa Maria Sergio. La serata si è conclusa con le musiche e i canti del maestro Nicola Daniele, della cantante Morena Sanchez, Egidio de Sossi e Josè Moreno, presentati dal dott. Francesco Ziccarelli.