Sono passati 150 anni dalla Breccia di Porta Pia e dalla conquista dello Stato Pontificio da parte del Regno d’Italia, il Circolo Culturale rossanese si fa trovare pronto.
Si è tenuta ieri alle ore 18 in Piazza Steri l’iniziativa del Circolo Culturale Rossanese, patrocinata dal Comune di Corigliano Rossano, con l’adesione dell’Istituto della Storia del Risorgimento Italiano, Comitato di Cosenza, la Biblioteca Minnicelli, Il Polo Liceale Classico, Scientifico, linguistico e Artistico, il Liceo delle Scienze Umane San Pio X e I.I.S.
Sono intervenuti, dopo i saluti del presidente Antonio Guarasci e dell’Assessore alla città della Cultura e della Solidarietà Donatella Novellis, gli studenti dell’Itas-Itc di Rossano, il Prof. Giuseppe Ferraro, storico e presidente del Comitato Storia del Risorgimento di Cosenza, già dottore di ricerca presso l’Università di San Marino e l’Avv. Maurizio Minnicelli, noto penalista, esperto di Storia e cultore di cimeli del Risorgimento. Gli Intermezzi Musicali sono stati accompagnati da Quintino Berardi, cantante lirico, e Pietro De Simone violinista. Ha coordinato l’evento il Prof. Natale Vulcano, poeta e scrittore, socio del Circolo.
È stato pubblicato da pochi giorni il nuovo volume di Giuseppe Ferraro sui giornali di prigionia durante la Prima guerra mondiale, “Il Gazzettino di Wonbarracopoli e l’Attesa”. Due esperienze giornalistiche nei campi di prigionia della Grande Guerra per i tipi della Pubblisfera che per l’occasione ha curato anche un’edizione pregiata.
Il volume è stato patrocinato dal comune di San Giovanni in Fiore con la collaborazione dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (ICSAIC). La sua prima presentazione (patrocinata dall’ Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, dalla Deputazione di Storia patria per la Calabria e dall’Istituto per la storia del Risorgimento italiano-Comitato provinciale di Cosenza) si terrà sabato 12 settembre a San Giovanni in Fiore nei magazzini badiali con gli interventi di Gianfranco Nicoletti (Magnifico Rettore dell’Università “Vanvitelli” di Caserta), del prof. Giuseppe Barberio, del sindaco Giuseppe Belcastro e dell’assessore alla cultura Milena Lopez.
Secondo alcune stime i prigionieri italiani rinchiusi nei campi dell’impero austro-ungarico e della Germania furono circa 600.000, 100.000 morirono per malattie e stenti. La nuova ricerca di Ferraro (che riprende quella portata avanti con l’ICSAIC in occasione dei 100 anni della decimazione della Brigata Catanzaro) presenta dall’interno il mondo e la vita dei prigionieri. Si tratta di un lavoro originale e soprattutto innovativo per l’utilizzo a livello storiografico e di ricerca storica di fonti nuove per lo studio della prigionia durante il primo conflitto mondiale come i giornali composti dagli stessi prigionieri italiani, in questo caso nei territori austro-ungarici. Anche in questo volume l’autore riesce a coniugare il rigore della ricerca scientifica, con un linguaggio chiaro, esplicativo, funzionale anche alla progettazione didattica. Questi giornali avevano l’obiettivo di sostenere psicologicamente e materialmente i prigionieri. Potevano essere compilati a mano, disegnati o poligrafati. Per certe loro caratteristiche, potevano essere inquadrati nella produzione dei periodici nati dal clima di guerra. Nonostante queste esperienze giornalistiche, avevano avuto origine in un contesto di evidente negazione-privazione-limitazione della libertà, risultavano però più dialettiche e aperte al confronto, rispetto alle esperienze giornalistiche nate nelle trincee e nel fronte interno.
L’autore è nato Longobucco, professore di Filosofia e storia, dottore di ricerca presso l’Università degli studi della Repubblica di San Marino, collabora con l’Università della Calabria e l’Università per stranieri di Reggio Calabria; è membro del comitato scientifico dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, dove è anche responsabile della sezione scuola e didattica. È deputato di Storia patria per la Calabria, fa parte della redazione della rivista «Giornale di Storia contemporanea» e il «Pensiero storico»; dal 2018 anche del Centro studi “Paolo Prodi” per la Storia costituzionale (Università di Bologna). Dal 2019 è membro della commissione nazionale scuola e didattica della Società italiana per lo studio della storia contemporanea. Le sue ricerche hanno ricevuto importanti riconoscimenti tra i quali: “Spadolini-Nuova Antologia” a Firenze, “P.P. D’Attorre” a Ravenna, “Troccoli Magna Graecia” e “Amaro Silano” in Calabria.
La sua recente monografia Il prefetto e i briganti (Le Monnier-Mondadori) ha ricevuto anche la menzione speciale al premio “Sele d’oro” ed è stata tra le cinque finaliste nazionali dell’Opera prima SISSCO nel 2017. Ha pubblicato lavori sulla questione unitaria italiana, il brigantaggio, classi dirigenti liberali, la Prima guerra mondiale, il fascismo, le guerre coloniali, gli internati militari (IMI) e la Resistenza; collabora con il Dizionario biografico degli italiani della Treccani e con l’enciclopedia internazionale 1914-1918-online. International Encyclopedia of the Firt World War, su percorsi didattici e questioni relative alla formazione docenti durante la fase del TFA. Attualmente è presidente dell’Istituto per la storia del Risorgimento Itaaliano-Comitato Provinciale di Cosenza.
Augurandovi una buona lettura, troverete ulteriori indicazioni sulla locandina.
Si è svolta nella serata di ieri la Commemorazione dei 75 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale organizzata dall’Associazione culturale “In dulcedine societatis”, il Comune di Rende, con il patrocinio della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza. Ad aprire i lavori l’ingresso trionfale della Fanfara del 1′ Reggimento Bersaglieri con il saluto alla bandiera. Dopo i saluti del Dott. Franco Bozzo e del sindaco di Rende Marcello Manna, il nostro presidente, Giuseppe Ferraro, ha tenuto la sua relazione sul tema. Alla serata hanno partecipato le massime autorità civili , religiose e militari, ed è stata presentata dalla professoressa Maria Sergio. La serata si è conclusa con le musiche e i canti del maestro Nicola Daniele, della cantante Morena Sanchez, Egidio de Sossi e Josè Moreno, presentati dal dott. Francesco Ziccarelli.
Nell’ambito degli eventi organizzati dall’amministrazione comunale ESTATE IN CO.RO., gli amici dell’arte ripropongono “Il Rapimento di Alessandro De Rosis”, un episodio ancora fitto di misteri come documenta il libro dello storico rossonere Martino Rizzo.
Introduce Iole Aragona, interviene Martino Rizzo con le musiche di Mimì Zampino.
Tra gli interventi ci sarà anche quello di Giuseppe Ferraro, autore del volume “Il Prefetto e i Briganti.La Calabria e l’unificazione italiana”.
È stato appena pubblicato dalla casa editrice “Il Sileno Edizioni” il volume “I Feniani: dalla matrice mazziniana all’invasione del Canada”, scritto dal giovane studioso Antonio Migliuri.
Attraverso un progetto di storia transnazionale, il volume intende studiare le interconnessioni tra il Risorgimento italiano e la lotta per l’indipendenza irlandese nel XIX secolo, evidenziando come questo ambiguo rapporto, insieme ad altri fattori, contribuì alla nascita dello stato del Canada. Centrale nella ricerca saranno le idee di Giuseppe Mazzini e della Fratellanza feniana. Fratellanza feniana che attinge a piene mani dalla retorica del patriota genovese.
Antonio Migliuri nasce a Cosenza il 04/05/1988. Nel 2014 decide di iscriversi al corso di laurea triennale in Filosofia e Storia presso l’Università della Calabria. Successivamente prosegue il suo percorso di studi con la laurea specialistica in Scienze Storiche con indirizzo moderno e contemporaneo. Porta a termine il suo percorso nel 2019 con la tesi “I feniani: dalla matrice mazziniana all’invasione del Canada”, redatta dopo un semestre di ricerca a Toronto, presso il Glendon College della York University of Toronto. I suoi interessi di studio riguardano il periodo risorgimentale inquadrato in un’ottica transnazionale.
La prefazione è a cura del Prof. Giuseppe Ferraro, Presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato Provinciale di Cosenza.
Il volume è disponibile in formato Open Access al seguente link.
Nella serata del 9 giugno si è svolta un’interessante video intervista con il Prof. Dr. Raffaele Bruno, direttore del reparto malattie infettive di Pavia: lo specialista che ha curato il “paziente 1” di Codogno ridando speranza all’Italia. Sono intervenuti, insieme al Prof. Raffaele Bruno, il Prof. Giuseppe Ferraro (nella veste di moderatore), la Prof.ssa Tania Frisone (Presidente Associazione Parchi Culturali Italiani Sezione di Cosenza).
Il progetto di Cittadinanza e Costituzione è stato portato avanti in collaborazione con: Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea Istituto per la Storia del Risorgimento italiano – Comitato Provinciale di Cosenza Polo Liceale di Rossano Liceo Classico “Colosimo” di Corigliano Liceo Classico “Pitagora” di Crotone Liceo Scientifico (scienze applicate) “Pezzullo-Quasimodo-Serra” di Cosenza Liceo Scientifico “Stefano Patrizi” di Cariati Liceo “Lucrezia della Valle” di Cosenza Liceo Classico e Artistico di Luzzi Istituto Socio Sanitario Erodoto di Thurii di Cassano all’Ionio ITC “Palma” di Corigliano La Rete Scuole Amiche di Reggio, Vibo Valentia e Catanzaro.
Abbiamo affrontato una tematica che ormai risulta essere attiva nelle nostre vite: la pandemia da COVID19 attraverso una lettura trasversale e multitematica: uomo-ambiente, stato e diritti, politica e finanziamenti alla ricerca.
L’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato Provinciale di Cosenza ha deciso di valorizzare la festa della Repubblica italiana portandola nelle scuole e nella comunità civile con varie iniziative. Si è voluta commemorare la data del 2 giugno dalla prospettiva delle donne e della loro conquista dei diritti civili e politici nel Novecento, ma nello stesso tempo presentando un’originale interpretazione de “Il Canto degli italiani” di Goffredo Mameli e tante altre iniziative che troverete sul nostro sito https://istitutorisorgimentocs.com e sulle nostre pagine social. Soprattutto si è cercato, nonostante l’emergenza sanitaria, di coinvolgere le scuole, le istituzioni, le associazioni e le università calabresi in questo lavoro comune di coscienza storica e civile.
Giuseppe Ferraro, Presidente del nostro Istituto, ha sottolineato l’importanza di queste attività, che non solo permetteranno agli studenti del quinto anno di poterle rendicontare nell’esame finale, ma che favoriscono “una didattica che valorizza il rapporto tra conoscenze e competenze, funzionale ad insegnare la storia andando ‘oltre la scuola’. Facendo capire agli studenti come la storia abbia a che fare con la loro vita, con la società in cui vivono e con la loro comprensione generale dell’esistenza umana. Ma sono anche una bella pagina di come la ricerca scientifica abbia un ruolo molto importante nel formare e istruire la comunità civile su alcune tematiche come i diritti, la cittadinanza e i rapporti di genere”.
Tra i lavori portati avanti in queste settimane, (visionabili entrambi anche sulla nostra pagina Instagram), segnaliamo il video clip (https://youtu.be/-G8ZaHSU_h4 ) del Liceo scientifico di Cariati, curato dalla prof.ssa Michela Boccuti, insieme al IV B. Un altro lavoro visionabile a questo link (https://youtu.be/IhjcowgTCpY) da parte dell’ IH-ITE Grimaldi-Pacioli di Catanzaro, curato dalle professoresse Maria Francesca Mamertino, Stefania Mele e Angela Procopio. Inoltre abbiamo promosso il progetto “Il Novecento il secolo delle donne”, curato per il nostro Istituto da Giuseppe Ferraro, insieme con l’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, l’Associazione italiana parchi culturali sezione di Cosenza, l’Istituto Pezzullo-Quasimodo-Serra di Cosenza, il Polo liceale di Rossano (Liceo scientifico e classico), il Liceo scientifico di Cariati “Stefano Patrizi” e il Liceo Classico “Pitagora” di Crotone. In questo progetto dirigenti, docenti, studentesse universitarie e di varie scuole calabresi hanno raccontato con la loro voce i profili biografici di quelle donne che hanno profondamente segnato la storia del Novecento. Un coro di voci che racconta il lungo cammino delle donne alla conquista di diritti civili e politici. Ringraziamo particolarmente per la loro disponibilità ed entusiasmo le dirigenti scolastiche Rosita Paradiso, Giulia Sara Aiello e Vita Ventrella e il dirigente Antonio F. Pistoia. Inoltre il nostro ringraziamento va all’abile e certosino lavoro di Francesco Gangi e Francesco Rivitti per la loro consulenza informatica.
Potete visionare le varie voci che hanno fatto la storia delle donne e del nostro Paese nel Novecento al seguente indice: Giuseppe Ferraro racconta: “Il Secolo delle Donne” – Introduzione: https://youtu.be/eptx-3LhxYw Alisia Filippelli racconta: “Maria Montessori”: https://youtu.be/0BzPQHiKp6Y Federica Giuseppina Esposito racconta: “Amelia Piccinini”: https://youtu.be/Hil7PeTL3EY Francesco Gangi racconta: “Gemma Terzi”: https://youtu.be/FpV6ot430CY Luigi Pio Francesco Oranges racconta: “Rita Levi Montalcini”: https://youtu.be/tHNKFU9bvaE Maria Berardi e Fabiola Rago raccontano: “Madre Isabella De Rosis”: https://youtu.be/XANVv2Hc0eU Quintino Berardi racconta:”Giustina Gencarelli”: https://youtu.be/DrqZqYmxMAA Rosita Paradiso racconta: “Nilde Iotti”: https://youtu.be/qDf7ceitWy0 Sara Parrilla racconta: “Camilla Ravera”: https://youtu.be/_tlwUxU88Bw Vita Ventrella racconta: “Tina Anselmi”: https://youtu.be/segZdfb04jE Giulia Sara Aiello racconta: “Maria Mariotti”: https://youtu.be/ddDPAFcEu1A Grazie all’entusiasmo e alla bravura di giovani maestri di musica invece siamo riusciti ad ascoltare l’intensità e la bellezza di un inno che unisce l’Italia dalla “battaglia di Legnano ai Vespri siciliani”: Pietro De Simone (Liceo Classico Polo Liceale classe IV A) direzione musicale e organizzazione del video; al pianoforte Lorenzo Stasi (Liceo Classico Polo Liceale classe III A); al sassofono Giandomenico Sciarrotta (Conservatorio e Università della Calabria); voci di Quintino Berardi (Liceo Classico Polo Liceale classe IV A), Giuseppe Fazio (Liceo Classico Polo Liceale di Rossano IIC), Serena Acri (Conservatorio e Università della Calabria); al corno Carmine Longobucco (Liceo Artistico Polo Liceale classe IV B). Ve lo proponiamo a questo link: https://drive.google.com/file/d/1R3xc6dzxbRqlKe3HB9XrfNmJorHqDDHh/view?usp=drive_web.
Invece Dylan Brunetti, neo dottore in storia dell’Università di Siena, ha voluto celebrare la festa del 2 giugno in veste gastronomica: una piccola chicca che scoprirete qui. Inoltre il 2 giugno 1981 moriva prematuramente Rino Gaetano. Abbiamo voluto ricordarlo con una sua famosa canzone “A mano a mano” interpretata sempre da Dylan Brunetti.
24 Maggio 1915 – 24 Maggio 2020, sono passati 105 anni da quando l’Italia dichiarò guerra all’Austria-Ungheria. A seguire alcune prime pagine dell’epoca.