
Si svolgerà venerdì 12 marzo alle 17:45 su Google Meet un seminario didattico dal titolo “Geostoria e Neogeografia: dalla teoria alla prassi”, nel contesto del Polo Liceale di Rossano diretto dal Prof. Antonio Pistoia, promosso l’Istituto calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, in collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Comitato Provinciale di Cosenza. Il seminario sarà tenuto dal Dr. Francesco De Pascale del Dipartimento di Culture e Società dell’Università di Palermo e responsabile dell’area “Rischio climatico” della Società Italiana di Geologia Ambientale, sezione Calabria. Introdurrà i lavori il prof. Giuseppe Ferraro, coordinatore commissione didattica ICSAIC e presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. L’intero seminario è stato curato dalle classi III e V A del liceo classico “San Nilo”: si tratta di una delle tappe del “Laboratorio dello storico”.
“Non si può fare ricerca storica senza disporre e classificare gli eventi storici nello spazio e senza considerare il senso dei luoghi, la distanza relativa e la percezione di personaggi e siti della memoria – afferma il Dr. Francesco De Pascale. E non si può fare ricerca geografica senza una narrazione dei fatti nella loro evoluzione temporale. Già Il geografo francese Élisée Reclus (1830-1905) sintetizzò ciò – prosegue De Pascale – affermando che la Geografia non è altro che la Storia nello Spazio, come la Storia è la Geografia nel tempo, mostrando le strette connessioni tra queste due discipline”. Grazie alle tecnologie neogeografiche come Google Maps è possibile, inoltre, fare geostoria “dal basso” attraverso la raccolta di documentazione storica, immagini e video utili a costruire un approccio partecipativo geostorico di tipo bottom-up, coinvolgendo studiosi, docenti e alunni.
Attività di questo respiro, ha sottolineato Giuseppe Ferraro, “favoriscono il dialogo tra didattica e ricerca, conoscenze e competenze, spirito di imprenditorialità e studio della storia, attività laboratoriali e multidisciplinari. L’utilizzo di Google Maps a fini didattici da una parte valorizza le competenze informatiche dei gruppi classe interessati, dall’altra apre la strada a nuove possibilità in relazione allo studio della storia, ma anche della conoscenza della geografia nelle scuole, disciplina a cui non sempre viene dedicata l’attenzione che meriterebbe”.